Cari Amici,

siamo lieti di invitarvi ad una introduzione alla pittura delle thangke, il corso tenuto da Guido Cafagna si svolgerà sabato 7 marzo e sabato 21 marzo dalle 15,30 alle 18,30 ed avrà le seguenti finalità:

– presentazione della thanka, il suo significato come dipinto religioso, l’impiego cui viene destinata, l’atteggiamento personale durante la realizzazione del dipinto.
– spiegazione della figura principale, le misure da tenere ecc.. la successione con cui viene disegnata e poi dipinta, il paesaggio, le offerte
– disegno di prova (la testa di Buddha) partendo dalla griglia
– disegno della figura completa del Buddha
– spiegazione della preparazione della tela e supporto, riporto del disegno sulla tela stessa
– il dipingere e le rifiniture del dipinto, l’ombreggiatura e la cornice finale di broccato
– possibili alternative e soluzioni alle difficoltà che generalmente si incontrano.

Il corso è ad offerta libera, vi chiediamo al fine di poter organizzare al meglio il corso e preparare il materiale necessario di segnalare la vostra presenza scrivendo a: info@taracittamani.it 

Per l’incontro è necessario portare:

– gomma e matita con mina HB e temperamine e temperamatite
– matita cancellatrice
– foglio di carta da disegno formato 30×42 (meglio 2 fogli)
– squadretta 90°, righello

Guido Cafagna frequenta il Centro Tara Cittamani dal 1996, ma l’incontro e lo studio per il buddismo risalgono a diversi prima.  Appassionato di disegno e pittura fin da giovanissimo, ha frequentato il corso di pittura di thangke tibetane con Carmen Mensink 2009-2010

 

La traduzione letterale della parola thangka significa “messaggio registrato”. Le thangka comunicano un messaggio al praticante, servendo come aiuto all’insegnamento e alla meditazione, grazie alla visualizzazione della divinità di meditazione. In origine i lama ed i monaci usavano le thangka per insegnare il dharma. Queste pitture arrotolabili si trasportano facilmente, il lama si recava al villaggio, srotolava la thangka e se ne serviva per illustrare i suoi racconti sulla filosofia buddista..Per delineare le immagini di una thangka, il pittore deve avere una conoscenza esatta delle misure e delle proporzioni di ogni divinità, così come sono stabilite dalla iconografia buddista. Tutti gli elementi di un dipinto religioso tibetano hanno un valore simbolico.Questi simboli servono da supporto allo sviluppo delle qualità interiori lungo il sentiero spirituale. Le divinità stesse sono considerate una rappresentazionedi specifiche caratteristiche dell’illuminazione, per esempio Manjushri rappresenta la saggezza e Avalokiteshvara la compassione. Rispettare la divinità, allora, ha l’effetto di rispettare la saggezza e la compassione, che a loro volta servono da ispirazione per acquisire noi stessi tali qualità.