Cari Amici,

siamo lieti di invitarvi alla conferenza:

“Mere apparenze, come esistono i fenomeni secondo la scuola Gelug-pa”

con il Dott. Francesco Tormen.

La conferenza si dividerà in due serate: mercoledì 12 e mercoledì 19 Settembre alle ore 20,30

Presentazione a cura del Dott. Francesco Tormen

In questi due incontri presenterò i risultati della mia ricerca –svolta presso l’Università Monastica di Sera Jey durante il Dottorato di Ricerca – sulla posizione di Lama Tsongkhapa rispetto alla filosofia Madhyamaka.

Nel primo incontro esploreremo insieme alcuni dei principali ragionamenti adottati in questa tradizione per accertare la realtà ultima dei fenomeni, mettendo in luce le sottili ma significative differenze con cui essi sono applicati dalla scuola Svātantrika, da quella Prāsaṅgika,e da alcuni autori tibetani che secondo Lama Tsongkhapa sostengono posizioni nichilistiche.

Nel secondo incontro vedremo come questi diversi modi di svolgere l’analisi ultima conducono a prospettive differenti sulla realtà dei fenomeni. In particolare cercheremo di mettere a fuoco la differenza tra la visione Svātantrikae quella Prāsaṅgika. Infine su questa base proveremo a definire i contorni dell’esistenza dei fenomeni secondo quest’ultima scuola;in altre parole, cercheremo di comprendere il significato delle principali espressioni utilizzate in questo sistema filosofico, come la celebre affermazione secondo cui “tutti i fenomeni sono meramente designati dalla mente concettuale”.

 

Francesco Tormen

Dopo aver conseguito la Laurea in Filosofia presso l’Università di Padova, trascorre gli anni del suo Dottorato di Ricerca (ottenuto anch’esso a Padova) nell’ Università Monastica di Studi Buddhisti Tibetani a Sera Jey, in India, dove studia il pensiero buddhista e la lingua tibetana. Da allora collabora con vari centri in tutta Italia, lavorando come traduttore e interprete dei Lama tibetani che trasmettono il Dharma in occidente. Ciò che ispira il suo lavoro è il desiderio di rendere accessibili alla cultura contemporanea la profonda conoscenza della mente e le pratiche contemplative che provengono dall’universo buddhista. In quest’ottica,accanto alla filosofia, i suoi interessi si concentrano sulla meditazione, sul sogno lucido e su altri stati di coscienza affini, conosciuti e praticati da molte tradizioni ma per lo più ignorati in occidente. In parallelo all’impegno nella traduzione e nell’interpretariato, insegna la lingua tibetana classica presso il centro Tara Cittamani, conduce ritiri di meditazione e sogno lucido e insegna filosofia e sociologia all’Istituto di Medicina Globale, dove per diversi anni ha anche affiancato Bruno di Loreto Wûrmsnella conduzione del Laboratorio di Transpersonale e ha co-diretto varie attività di teatroterapia.